- Obiettivi: - avvio di una sperimentazione concreta nella prospettiva dell'apertura di un'ambasciata di pace.
- collegamento fra la società civile Italiana ed Europea e quella Iraquena e Mediorientale nell'ottica della costruzione della società civile mondiale.
- Settori di intervento:
a) promozione sociale con particolare riguardo a progetti per:
- la diffusione di una cultura di pace fra le nuove generazioni, in particolare per gli adolescenti e i giovani adulti,
- l'offerta di alternative concrete (soprattutto di formazione al lavoro) alla quotidianità della guerra e della violenza,
- affrontare il problema dei traumi subiti dai bambini a causa del livello di violenza con cui sono costretti a fare i conti e di cui sono spesso testimoni "muti", cercando delle prospettive di elaborazione di detti traumi;
b) promozione di una politica estera di pace attraverso:
- la realizzazione di un Osservatorio Civile di Pace e la fornitura di informazioni periodiche (ad es. attraverso una newsletter) riguardo alle principali situazioni su cui si ha carenza di informazione nei nostri Paesi (situazione dei prigionieri, sanità, crescita della società civile, con particolare riguardo alle situazioni di riconciliazione e di dialogo ecc.)
- una campagna per la liberazione dei detenuti cui non sono contestati fatti di natura criminale e competenza penale;
- la garanzia di un giusto processo per coloro cui sono contestati;
- la revoca o la sospensione della legge marziale e della pena di morte;
- la creazione di "ponti di pace" fra comunità Italiane ed Europee e Iraquene ( GEMELLAGGI);
- la prevenzione di eventuali ulteriori conflitti interetnici e religiosi attraverso processi di riconciliazione anche con ispirazione a modelli già applicati in altre situazioni analoghe o similari (Sud Africa, Argentina, ecc.),
- l'osservazione della situazione socio-politica al fine di fornire una corretta informazione alle Associazioni e all'opinione pubblica Italiana e possibilmente Europea;
- la denuncia delle violazioni dei diritti umani da qualsiasi parte provengano;
Progetti specifici:
a) - preparazione e realizzazione di un incontro fra giovani appartenenti alle differenti etnie e stirpi religiose (Iraqueni, Israeliani, Palestinesi e Giordani) per la formazione al fine di poter incominciare nelle loro specifiche realtà a favorire situazioni di dialogo, comunicazione e riconciliazione, orientativamente da tenersi ad Amman in Giordania;
- creazione e sperimentazione di un centro di formazione in Iraq conforme al progetto inviato dall'Al-Aadhamiyah District Council di Baghdad;
c) il sostegno di carattere "umanitario".
a)- sostegno al progetto di creazione di un laboratorio-officina per la produzione di protesi per mutilati a basso costo al fine di offrire occupazione a persone che hanno problemi di disabilità anche a causa della guerra
b)- sostegno diretto alla richieste di beni di prima necessità- come il latte per neonati-in aiuto alla popolazione e individuazione dei bisogni e segnalazione a corrispondenti e partners Italiani ed Europei.
d) - Gestione:
- la gestione inizialmente avverrà su progetto dei berretti bianchi onlus;
- l'avvio può essere responsabilità in toto dei Berretti Bianchi (di qui il nome "ufficio di rappresentanza"), ma l'Ambasciata di Pace non potrà essere-per i livelli organizzativi richiesti- solo gestita dai Berretti, ma andranno coinvolte altre associazioni;
- l'ufficio va posto sotto la responsabilità a tutti gli effetti del dr. Riyadh Al-Adhadh Azar, che ne risponderà ai Berretti Bianchi e alle organizzazioni che auspicabilmente entreranno poi nell'operazione
- si riconosce al dr. Riyadh la facoltà di individuare una persona cui delegare la direzione dell'ufficio, così come la responsabilità di progetti specifici, e quanto in generale riguarda l'organico dell'ufficio, ma il referente dei Berretti Bianchi e dell'eventuale comitato di gestione a Baghdad rimarrà lui insieme a sua moglie Sameera al-Azrawi
- è opportuno che la gestione sia comunque in sinergia con altre organizzazioni, eventualmente con la creazione di un comitato di gestione;
- i Berretti Bianchi, nella prospettiva dell'eventuale creazione di un comitato di gestione, individuano le persone che saranno referenti del progetto;
- la gestione dell'ufficio comporta viaggi periodici di delegazioni dei Berretti Bianchi e delle organizzazioni entrate "in sinergia" con brevi permanenze a Baghdad, e, a sua volta, del referente in Italia, soprattutto per mantenere i collegamenti e i contatti con i partners e corrispondenti, anche di natura isitituzionale, ed eventualmente ricercandone di altri
e)- condizione indispensabile per l'apertura dell'ufficio è il carattere nonviolento dell'operatività dei nostri Berretti Bianchi in Iraq: qualora, per qualsiasi circostanza, oggi non prevedibile, dovesse venire a mancare la realtà di una nostra presenza nonviolenta, lassociazione Berretti Bianchi Onlus si vedrebbe costretta a chiudere immediatamente lufficio di Baghdad.
- Partners Iraqueni:
a) - l'Al-Aadhamiyah District Council,
- Sheikh Jawal Al-Khalisi, Sciita,
- mons. Ishlemon Wardouni Amministratore del Patriarcato Apostolico di Baghdad (Chiesa Caldea), cui verrà chiesto di segnalare i nominativi dei giovani cui proporre la partecipazione all'incontro di formazione,
- l'Al-Aadhamiyah Humanitarian Organization,
- l'Al-Aadhamiyah District Council,
- Community Care and Development,
b) - l'Al-Aadhamiyah Humanitarian Organization, Community Care and Development e
il Baghad City Council.
-Possibili partners-
c)- il Ministero per l'Educazione e l'UNICEF.
Il Ministero e l'UNICEF vengono individuati come possibili partners, con disponibilità da verificare, in quanto persone che vi lavorano sono già state contattate e potrebbero esserlo nuovamente. In particolare il dr. Ghassan Khatib del Child Protection Department dell'UNICEF aveva espresso, proprio in presenza del dr. Riyadh e del dr. Jawad Ibrahim Rasheed dell'organizzazione Community Care and Development, la disponibilità della sua organizzazione ad un eventuale sostegno a progetti di educazione alla pace per giovani Iraqueni nel luglio 2003.
La dott. Amina, pedagogista del Ministero dell'Educazione si era mostrata interessata al progetto per affrontare i traumi subiti dai bambini a causa del livello di violenza assorbito e non elaborato.
Spese previste nellanno in corso:
si prevede una spesa di euro 7.000.00 così distribuiti:
euro 3.000,00 per le spese di gestione dellattività dellufficio in Baghdad per il periodo di un anno. E, ovvio, che questo livello di spesa dovrà essere accettato dai nostri berretti iraqueni;
euro 2.500,00 per una seconda consegna di latte Humana per neonati;
euro 1.500,00 per un possibile viaggio entro lanno a Baghdad.
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