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Berretti Bianchi | ||||||||||||||||||||||
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Viareggio per la famiglia di Angelica
( I Berretti Bianchi lanciano una campagna di solidarietà) La famiglia di Angelica fa parte di quel gruppo di circa cento cittadini rom che da due anni è inserito in un progetto del comune conclusosi alla fine del 2008 e che l’attuale Amministrazione ancora non riesce o non vuole ridefinire per dare una prospettiva a uomini donne e bambini che a fatica cercano un inserimento nella nostra città. Il marito ha lavorato fino all’agosto 2008 con una cooperativa. In quei mesi c’era un altra prospettiva, la possibilità di un’autonomia e di una sistemazione diversa. Quando migliori la tua condizione fai tanti progetti, pensi al futuro in maniera positiva. Poi il contratto è finito e lui, come gli altri, ha perso il lavoro. La famiglia di Angelica nel frattempo era stata collocata dall’Amministrazione in una pensione utilizzata per persone in difficoltà ed è così che ha potuto trasferirsi dalla pineta in una casa, da una tenda in una stanza. Moglie, marito e due bambini in una stanza. All’inizio il progetto prevedeva la possibilità di un pasto all’interno della pensione stessa, poi i soldi sono finiti e solo le pressioni del volontariato hanno permesso di andare avanti ancora qualche mese ‘recuperando’ tre pasti al giorno fino alla fine del 2008 o poco più. Quell’unica stanza dove dormire in quattro serviva anche per cucinare a volte un pasto. Poi la tragedia. Quel fornello che scoppia e da mercoledì 10 giugno la vita di quattro persone è sconvolta da un incidente domestico che come molti incidenti poteva essere evitato. Ora Angelica, ustionata su più del 50% del corpo, è in un letto d’ospedale dove ha già subito un intervento a cui ne seguiranno altri. Non è stata fatalità, è stata la condizione di precarietà, di inadeguatezza, di estremo disagio, a determinare quello che è accaduto. Immaginiamo una coppia di neppure quarant’anni, con due figli in età scolare, vivere in un’unica stanza per mesi, senza alcuna possibilità di scaldare neppure la colazione per i figli. L’Associazione Berretti Bianchi segue da due anni le vicende legate alla Comunità rom presente nella nostra città. Con la famiglia di Angelica abbiamo condiviso diversi momenti. Sappiamo che molte persone hanno espresso la loro sensibilità e si sono rese disponibili per un aiuto. E’ il momento in cui la città di Viareggio, come spesso ha fatto in diverse circostanze, dia corpo alla parola solidarietà e dimostri che sa essere una città aperta, sensibile e disponibile. La società civile, il volontariato, fanno la loro parte. Il Comune faccia la sua, per quello che riguarda il campo rom la smetta di tergiversare e di spendere parole che puntualmente disattende. Per il caso specifico di Angelica si chiede un aiuto concreto per la necessità lavorativa del marito, magari a tempo determinato, considerando l’urgenza della situazione. Questo il Comune può farlo. Da parte nostra lanciamo una campagna di solidarietà chiedendo un contributo da versare sul c.c./ postale n° 21024567 intestato a Ass. Berretti Bianchi – Onlus – causale: per Famiglia Angelica. Per i Berretti Bianchi Licio Lepore
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Campagna di obiezione alle guerre Noi come IPRI- Rete CCP proponiamo ai soci individuali, ed alle associazioni aderenti di chiedere ai loro iscritti, di dichiararsi “obbiettori alle guerre” chiedendo al Ministro
Giovanardi di essere inseriti nell'albo degli obbiettori di coscienza disponibili a partecipare ad una eventuale difesa nonviolenta, disarmata, ma non a prendere le armi nelle forze armate. Infatti con la nuova legge l'obbligo del servizio militare è sospeso ma non annullato. Alberto L'Abate
Qui sotto l'ultima lettera di Alberto L'Abate sulla campagna
con alcune
precisazioni e com l'urgente richiesta di richiedere l'iscrizione all'albo. Cari saluti Alberto L'Abate |
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